Gingrich morde la Florida. E' già davanti
Su questa pagina potete seguire gli aggiornamenti in diretta sulle primarie della South Carolina, dove si vota sabato. Si è già votato in Iowa e New Hampshire.
Secondo i dati di un sondaggio telefonico di Rasmussen Reports, condotto domenica sera tra i possibili elettori alle primarie della Florida che si terranno il prossimo 31 gennaio, il 41 per cento degli intervistati al momento darebbe il proprio sostegno a Newt Gingrich.
Fino a due settimane fa, Mitt Romney era in testa di 22 punti, ma ora deve rincorrere. Nel sondaggio infatti si piazza solo secondo con il sostegno del 32 per cento degli intervistati. Seguono, parecchio distaccati, il senatore Rick Santorum, con l'11 per cento dei consensi e Ron Paul, che si ferma all'8 per cento.
Il 14 per cento dei votanti ha utilizzato il sistema del voto anticipato. Tra loro, Romney è in testa di 11 punti. Mentre Gingrich è in vantaggio di 12 punti tra chi non ha ancora votato.
Uno su tre degli intervistati degli intervistati (il 32 per cento) dice di poter ancora cambiare idea prima del voto. Il 59 per cento si sono detti sicuri del loro voto.
Nell'ultimo sondaggio condotto in Florida prima del voto in South Carolina (Cnn/Time) Mitt Romney aveva 24 punti di vantaggio sul primo dei distaccatissimi sostenitori, Newt Gingrich. Ma in meno di una settimana i rapporti di forze si sono ribaltati. Una rilevazione di Insider Advantage, condotta nella giornata di domenica 22 gennaio, cioè il giorno dopo il terremoto della South Carolina, vede Gingrich in testa di 8 punti. Romney, che partiva con oltre il 40% di consensi è di fatto dimezzato, al 26% e Gingrich, che partiva dal 20% circa, ora è al 34%. Il vento, insomma, potrebbe essere girato anche in Florida, dove si vota il 31 gennaio.
- Gingrich: 34%
- Romney: 26%
- Paul:13%
- Santorum: 11%
Un sondaggio non fa primavera? E' cominiciata così anche in South Carolina, una settimana prima del voto, quando Romney sembrava ancora il candidato inevitabile.
Con il 100% dei voti scrutinati, i risultati della primaria repubblicana in South Carolina sono i seguenti:
- Newt Gingrich: 40,4% (243.153 voti)
- Mitt Romney 27,8% (167.279)
- Rick Santorum: 17% (102.055 voti)
- Ron Paul: 13% (77.993 voti)
- Altri: 1,8% (10.686)
Newt Gingrich ha vinto in tutte le contee dello Stato trenne tre (tra le quali Charleston), nelle quali la maggioranza è andata a Romney.
La delegazione della South Carolina alla convention nazionale sarebbe teoricamente composta da 50 delegati, ma come tutti gli Stati che hanno trasgredito le indicazioni dei vertici federali del partito ed hanno deciso di tenere le primarie prima di febbraio, anche questo è stato sanzionato con il dimezzamento dei delegati: quelli da assegnare sono quindi 25 in tutto, e di questi almeno 23 andranno certamente a Gingrich.
Dice la miss di essere stata a lungo indecisa tra Romney e Newt. Poi ha scelto Gingrich, che "ha una presenza molto più decisa". Sarah, per non dare spazio alle malelingue, non ha risparmiato lodi anche alla moglie dell'ex speaker, Callista: "è veramente dolce". Parola di miss.
Newt Gingrich in South Carolina ha sorpreso tutti, gli avversari, i sostenitori e chi qualche mese fa lo aveva dato per spacciato perché aveva raccolto meno della metà dei fondi di Mitt Romney. Ma a sorprendere non è stata la sua vittoria: impensabile alla vigilia delle primarie, quando l'ex governatore del Massachusetts era considerato il candidato inevitabile, e diventata sempre più probabile negli ultimi giorni, specie dopo i due ultimi dibattiti, in cui l'ex speaker della Camera ha stravinto. A stupire sono i margini di vantaggio su Romney, 12 punti di distacco (il 40% contro il 28% di Romney) che pesano come macigni e che danno alla sconfitta la dimensione della disfatta. Tanto più che dal 1980, il candidato che vince in South Carolina poi si è aggiudicato anche la nomination Repubblicana. Leggi l'articolo.
Premio di consolazione (magra) per Romney: si aggiudica la contea di Richland, quella dove si trova Columbia, la città più grande e capitale dello stato. Con il 38% dei voti, contro il 31% di Gingrch.
Se lo chiede il Christian Science Monitor. Leggi l'articolo.
I sondaggi sono vecchi, e ovviamente non tengono conto del voto di stasera né del dibattito di giovedì, ma il vantaggio di Romney sembra incolmabile: la media lo dà avanti di 18,5 punti.
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97% dei voti contati: Gingrich 40% (214.702 voti), Romney 27% (143.508), Santorum 17% (92.610), Paul 13% (71.691)