Agenzia ICE presenta campagna per promuovere vino italiano in Usa

Promuovere il vino italiano sul mercato americano, dove nel 2017 l’Italia è stata il primo fornitore in quantità e secondo in valore con una quota di mercato rispettivamente del 27,7% e 31,4%. E' questo l'obiettivo di una campagna di comunicazione presentata a New York; realizzata dall’Agenzia ICE, verrà introdotta agli operatori nel corso della prossima edizione di Vinitaly. L'investimento è di 20 milioni di euro in tre anni.
Durante la 33esima edizione del Gala Italia - il più longevo appuntamento promozionale di vini italiani in Usa organizzato annualmente dall'Italian Wine & Food Institute guidato da Lucio Caputo - è stato mostrato il video della campagna che ha come claim “Italian Wine – Taste the Passion”.
La campagna si inserisce in un più ampio progetto promozionale dedicato al vino, che prevede per gli Stati Uniti anche numerose attività realizzate dall’ICE in collaborazione con i principali attori del Sistema vino, tra cui Veronafiere/Vinitaly. Fra queste, come ha spiegato durante l'evento Maurizio Forte, direttore dell'Agenzia ICE a New York, figurano un piano di formazione per ampliare la conoscenza del patrimonio enologico italiano; l’organizzazione di missioni in Italia rivolte a operatori commerciali e giornalisti; attività a favore di newcomers con l’introduzione di un numero limitato di aziende italiane non ancora presenti in Usa; l’organizzazione di eventi in Usa per la stampa e il trade; la collaborazione con catene di ristorazione e distribuzione per azioni di promozione e formazione; l’apertura del Desk Vino presso l’ufficio di New York dell’ICE per mantenere rapporti costanti con gli operatori americani e assistere le imprese italiane.
La campagna, che nel 2018 si svolgerà in due periodi (maggio-luglio e settembre-dicembre), sarà indirizzata a consumatori tra i 35 e i 55 anni e avrà respiro nazionale, con priorità verso gli Stati di New York, New Jersey, Connecticut, California, Florida, Illinois e Texas. Nella seconda parte dell’anno la campagna di comunicazione prenderà il via anche in Cina, diventando così il progetto più ambizioso mai realizzato per il settore del vino dall’Agenzia ICE.
Nella seconda parte dell’anno la campagna di comunicazione prenderà il via anche in Cina, diventando così il progetto più ambizioso mai realizzato per il settore del vino dall’Agenzia ICE, una grande opportunità per le imprese italiane ma anche per i consumatori americani e cinesi.
La campagna ha l’obiettivo di affermare un posizionamento esclusivo e aspirazionale dei vini italiani. Il vino Made in Italy viene associato ad esperienze di elevato contenuto simbolico, legate a contesti culturali, territoriali, di lifestyle espressivi dell'eccellenza italiana. Il modo in cui sono stati tradotti questi concetti è pensato per valorizzare tra i consumatori Usa le principali caratteristiche del vino italiano: la qualità, le varietà, la biodiversità, l’unicità, l’autenticità, la versatilità e la tradizione familiare.
Gli Usa rappresentano il primo mercato di destinazione del vino italiano, assorbendo il 23,5% dell'export totale per un valore che nel 2017 ha toccato 1,86 miliardi di dollari. Nelle vendite prevalgono i vini bianchi (circa il 37% del totale), seguiti dai rossi (34%) e dai vini frizzanti (20%). Questi ultimi sono anche la componente più dinamica delle esportazioni italiane e lo scorso anno sono cresciuti di circa il 10%.
La campagna è stata realizzata grazie a uno stanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, ed è il frutto del lavoro di un Tavolo appositamente costituito per definire e coordinare con associazioni, istituzioni e operatori del settore le azioni da intraprendere e la strategia di promozione da adottare. Il Tavolo di lavoro si è dotato di un ristretto advisory board, di cui fanno parte alcuni prestigiosi produttori italiani selezionati dalle Associazioni settoriali di riferimento: Federvini, Unione Italiana Vini e Federdoc.
“L’Italia è tra i leader mondiali nella produzione di vino non solo a livelli di quantità ma soprattutto per l’altissima qualità e l’ampia biodiversità", ha dichiarato Michele Scannavini, presidente dell’Agenzia ICE. "Un messaggio che vogliamo e dobbiamo comunicare sempre più affinché si diffonda una conoscenza più approfondita dei nostri prodotti supportata da una vera e propria cultura del vino italiano", ha aggiunto dicendo che "questa campagna si inserisce in un articolato piano promozionale che prevede una vasta serie di attività rivolte sia ai consumatori che agli operatori del settore, risultato del lavoro congiunto di tutti gli attori del Sistema. L’obiettivo è sfidante: elevare il posizionamento del vino italiano nel mercato statunitense e riconquistare la leadership assoluta in valore.”
Sandro Boscaini, Presidente di Federvini, ha spiegato di essere grato al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda "per le importanti risorse destinate alla promozione su due mercati cos" strategici per i nostri vini, gli Usa e la Cina. Questo ulteriore investimento fa seguito alla campagna straordinaria dedicata al Made in Italy e ne coglierà ancora i positivi effetti. L’avvio della campagna negli Usa, curata con grande competenza dall’ICE, con il coinvolgimento del mondo delle imprese e di un gruppo di lavoro di alto profilo, segna un nuovo modo di operare nel campo delle scelte legate alla promozione dei nostri vini e rafforzerà la nostra voce sul mercato, aumentando la riconoscibilità delle nostre denominazioni e delle nostre imprese. Bellissimo il video che accompagnerà la campagna perché lega con grande efficacia il vino al patrimonio artistico ed ambientale, alla creatività ed alla genialità italiani.”
“Nel gruppo di Lavoro ICE che ha coordinato il progetto di promozione del vino italiano negli Usa e in Cina, Unione Italiana Vini ha contribuito fattivamente a definire strategie innovative di promozione/comunicazione, che rispondono appieno alle indicazioni fornite dalle nostre imprese", ha sottolineato Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini. "Grazie al dialogo tra ICE e UIV e le altre associazioni di rappresentanza, favorito dal tavolo vino del Mise che ci auguriamo venga portato avanti anche dal nuovo governo, è stato messo a punto un progetto di promozione con obiettivi chiari e coerenti e che dovrebbe garantire i risultati prefissi. Oggi, ci sono tutte le premesse per dare nuovo slancio all'export del vino italiano negli Usa e recuperare, in quel paese, il nostro storico primato”.
Il Gala Italia
Ospite d’onore del GALA ITALIA, che per 33 anni ha celebrato e promosso i vini e il cibo italiano di alta qualità, è stato l’Ambasciatore Sebastiano Cardi, Rappresentate Permanente presso le Nazioni Unite, che è stato artefice, insieme al Presidente dell'Italian Wine & Food Institute di una presentazione di vini italiani al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel corso del Gala le case vinicole partecipanti (Antinori, Bertani, Castello di Querceto, Col d’Orcia, Fontanafredda, Lungarotti, Planeta, Rocca delle Macie, Sella & Mosca e Travaglini) sono state premiate con i “Wine Leader Awards” per il contributo dato all'immagine e al prestigio del vino italiano nel mondo e per aver preso parte alla storica presentazione all'Onu. I premi dell'Italian Wine & Food Institute sono stati consegnati da Cardi. Durante la cerimonia di consegna, Cardi ha ricevuto anche le congratulazioni da parte di tutti i premiati. In particolare Alessia Antinori, Cinzia Travaglini e Alessandro Francois (Castello di Querceto) hanno tenuto ha sottolineare l’importanza di realizzare iniziative che contribuiscano a migliorare e a mantenere alto il prestigio dei vini italiani come quella realizzata presso l’Onu.
Successivamente il presidente dell’Istituto ha consegnato l’Italian Wine & Food Institute Special Award all’Italian Trade Commissioner, Maurizio Forte. Il premio, ha sottolineato Caputo, costituisce un incoraggiamento per la prossima campagna promozionale in favore dei vini italiani che sarà condotta negli Stati Uniti nel periodo 2018- 2020 con l’obiettivo di ulteriormente migliorare la conoscenza dei vini italiani da parte dei consumatori americani.
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