Trump su un possibile incontro con l'Iran: "Sta a loro"

Qualsiasi incontro con i leader iraniani dipenderà "da loro". Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui "l'Iran e la sua economia stanno andando molto male, e velocemente! Li incontrerò, o no, non importa. Sta a loro!".
Il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha affermato giorni fa che un summit tra i leader dei due Paesi sarà possibile solo dopo che Teheran avrà soddisfatto certe precondizioni, inclusa la volontà di aprire a una modifica dell'accordo sul nucleare iraniano, da cui Washington si è ritirata, come promesso da Trump in campagna elettorale.
Il 30 luglio, Trump aveva detto di essere pronto a incontrare i leader iraniani "senza precondizioni, quando vorranno". "Incontrerei chiunque" aveva detto Trump, rispondendo alla domanda di un giornalista durante la conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte. "Incontrerei certamente l'Iran se loro volessero incontrarmi" aveva detto Trump. "Sono pronto a incontrarli quando vorranno. Se mi vorranno incontrare, li incontrerò".
Trump aveva sottolineato l'importanza della diplomazia e del suo "incontrerei chiunque", che lo ha portato a organizzare un vertice con il leader nordcoreano, Kim Jong Un, e un altro con il presidente russo, Vladimir Putin, che è stato "un successo". Trump ha poi chiarito che un incontro con l'Iran è possibile "se si potrà ottenere qualcosa di significativo".
Pompeo, pur d'accordo con le intenzioni di Trump, aveva però dichiarato che l'Iran deve "dimostrare un impegno ad apportare dei cambiamenti fondamentali su come trattano il loro popolo e a ridurre i loro comportamenti maligni".
Il 22 luglio, invece, Trump aveva minacciato il presidente Hassan Rouhani con un tweet tutto in maiuscolo: "Al presidente iraniano Rouhani: NON MINACCIARE MAI PIU' GLI STATI UNITI O SUBIRETE DELLE CONSEGUENZE CHE IN POCHI HANNO SUBITO IN PRECEDENZA. NON SIAMO PIU' UN PAESE CHE SOSTERRA' LE VOSTRE PAROLE FOLLI DI VIOLENZA E MORTE. FATE ATTENZIONE!".
Lunedì 6 agosto, intanto, l'amministrazione statunitense imporrà di nuovo una prima serie di sanzioni contro l'Iran, da quando gli Stati Uniti hanno abbandonato l'accordo nucleare. La parte più significativa delle sanzioni, tra cui quelle sul petrolio, non entrerà comunque in vigore prima di novembre. L'azione di lunedì, però, servirà a far capire ad aziende, alleati europei e all'Iran che Trump fa sul serio rispetto al "peggior accordo mai negoziato", come ha sempre definito l'intesa sul nucleare iraniano.
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